Dai Lorena allo stato unitario italiano

Quadro storico:

  • Dal 1737 il Granducato di Toscana passa ai Lorena. Dal 1776 con Pietro Leopoldo la città comincia a espandersi oltre il Fosso Reale, grazie alla rimozione dei vincoli militari.
  • Nel 1834 si vuole espandere la zona di Porto Franco comprendendo i sobborghi che sarebbero stati inclusi nella nuova cinta muraria che avrebbe avuto solo fini daziari.
  • Dal 1839 si attua il Piano Bettarini che prevede l’abbattimento delle mura disegnate dal Buontalenti e il Fosso Reale assume l’attuale configurazione.

Gli obiettivi prefissatisi:

  • Ampliamento del porto per far fronte ai nuovi traffici commerciali connessi allo sviluppo economico del periodo ottocentesco.
  • 1851 l’ing. Poirel venne incaricato di sistemare il porto di Livorno e progetta due dighe per la protezione del porto dai venti.
  • Nel 1844 si concluse la linea ferroviaria “leopolda” con l’inaugurazione della stazione S. Marco.
  • Nel 1856-1858 fu messo a punto lo scalo merci in comunicazione diretta con la Stazione Marittima del Porto.

La cinta daziaria

Il fattore di rilievo è l’abolizione delle franchigie:

  • Nel 1834 si ordinava la costruzione di una nuova cinta muraria che avrebbe dovuto ampliare l’area del porto franco includendo in essa i nuovi sobborghi. Le mura furono tracciate dall’ing. Manetti (alte 7,5 m e lunghe 6 km) e delineavano l’evoluzione dell’urbanizzazione cittadina.
  • Con l’unificazione del Regno d’Italia (dal 1861) a Livorno si apre una nuova fase nella quale risulta decisivo trovare un ruolo nell’economia nazionale a partire da un nuovo assetto commerciale e produttivo.
  • Dal 1869 l’amministrazione comunale propose un ampliamento della cinta daziaria e si ripromise così di poter coprire i costi per la realizzazione di nuove opere pubbliche.
  • La prima proposta fu presentata alla giunta comunale nel 1874, tuttavia la modifica fu realizzata nel 1887; la cerchia ampliata comprendeva ora le aree del borgo S. Jacopo e della Porta a Mare.
A sinistra: la porta San Marco – A destra: la barriera fiorentina.

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